Giuseppe Pignata abbiamo dimenticato Luigi Bernardi?
Giuseppe Pignatta abbiamo dimenticato Luigi Bernardi?
Nel volume 20 de “il Grande Magnus” tra i vari Pippi Baudi citati ci si è dimenticati di Luigi Bernardi. Pagina 105. Ma tantè come dicono i concorrenti dei giochini televisivi: Non ero ancora nato, ero piccolo.
Luigi Bernardi (Ozzano dell’Emilia, 11 gennaio 1953 – Bologna, 16 ottobre 2013) è stato uno scrittore, saggista, sceneggiatore e critico fumettistico italiano.
Ha vissuto a Bologna. Ha creato alcune case editrici di fumetti (L’Isola Trovata, Glénat Italia, Granata Press) e diretto riviste di settore (Orient Express, Lupo Alberto, Mangazine, Nova Express). Nel 1986 è direttore responsabile della collana “i quaderni del fumetto italiano” opera creata insieme a Paolo Ferriani ed edita dalla “Paolo Ferriani editore”, collana che svilupperà la storia dei più importanti personaggi del fumetto italiano e che si confermerà come una tra le più importanti di tutto il settore editoriale fumettistico italiano contemporaneo.
All’inizio degli anni novanta, ha iniziato a esplorare il noir italiano e internazionale. Ha proposto (ma non ha fatto in tempo a valorizzare) autori destinati a grande successo in Italia come all’estero (fra gli altri, Cesare Battisti, Giuseppe Ferrandino, Marcello Fois, Carlo Lucarelli, Stefano Massaron, Nicoletta Vallorani) nonché fatto tradurre romanzi di Didier Daeninckx, Paco Ignacio Taibo I, Paco Ignacio Taibo II, Léo Malet, Jean-Patrick Manchette, Patrick Raynal, Andreu Martin, Alda Teodorani[1]. Il suo lavoro di editor di fumetti e narrativa è riassunto in Granata Press, sulle tracce di una casa editrice, a cura di Lucia Babina (Mobydick, 2000).